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La grande chiesa protestante di Debrecen

La grande chiesa protestanteDebrecenDebrecen e dintorni

La grande chiesa protestante di Debrecen, la seconda città più grande d’Ungheria spesso chiamata la Roma calvinista, attende di essere scoperta. Quest’edificio iconico è un sito significativo non soltanto dal punto di vista religioso, ma anche storico e culturale.

Nel 1849 fu proclamata qui la dichiarazione dell’indipendenza dell’Ungheria dalla monarchia asburgica e fu tenuta anche un’assemblea nazionale.

La chiesa precedente, ad una sola navata, fu costruita probabilmente alla fine del secolo XIII o all’inizio del secolo XIV dai feudatari della città dopodiché fu ampliata in una chiesa gotica a tre navate. Nel corso dei secoli ebbe vari vicissitudini e infine la chiesa danneggiata fu completamente distrutta dal grande incendio di Debrecen nel 1802. Per questo la città fece costruire una nuova chiesa per i credenti protestanti. Nel 1991, prima di deporre una corona nel Giardino dei ricordi al memoriale degli schiavi sulle galee, anche il papa Giovanni Paolo II fece una visita alla grande chiesa costruita in stile neoclassico, capace di accogliere quasi duemila persone. Oggi, oltre al suo ruolo nella vita religiosa, è anche luogo di liturgie musicali, concerti d’organi e di musica classica.

È stata restaurata all’inizio del decennio del 2010 quando venne collocato un marciapiede panoramico tra i due campanili da dove si apre uno splendido panorama sulla città e sulla piazza principale. Si può entrare nella chiesa attraverso il cancello che si apre sotto il campanile del lato sinistro. La visita della chiesa rimarrà memorabile per due motivi: da una parte per l’enorme spazio interno, dall’altra parte per l’interno realizzato in modo dove le pareti bianche, senza ornamenti catturano la nostra attenzione. La superficie delle pareti semplici mette in rilievo il pulpito riccamente dorato, in stile impero nonché la tavola della comunione in legno intarsiato davanti. 

Nella chiesa si può inoltre visitare la mostra commemorativa di Lajos Kossuth, e la mostra sulla storia della comunità religiosa dove è esposto l’esemplare originale della Bibbia stampata in lingua ungherese. È possibile salire sul campanile anche con l’ascensore.

Uscendo dall’ascensore si arriva nel soffitto buio e interessante della grande chiesa dove, camminando sul pavimento di legno, si può osservare la struttura delle cupole e gli ingranaggi dell’orologio antico. L’oggetto più interessante dello spazio semibuio dedicato all’esposizione è il modellino della chiesa rotonda originale progettata da Mihály Péchy. Nonostante fosse stato il progetto vincitore del concorso, non poté essere realizzato per motivi finanziari. Più tardi nacque il concetto della struttura di oggi. Nell’altro campanile, dopo aver salito le scale, si può arrivare alla grande campana. La campana precedente fu donata alla chiesa da un famoso principe ungherese nel 1640 ma dopo l’incendio del 1802 si dovette rifonderla.

 

Ancora alcune scale e sul piano superiore del campanile occidentale si arriva in una piccola sala d’esposizione. Attraverso le finestre rivolte verso i quattro punti cardinali si può ammirare l’arioso panorama della “Roma calvinista”. 

VIAGGIA COME UN UNGHERESE