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Flora e fauna speciali, monumenti storici unici

Monti di KőszegBük - Sárvár

La zona intorno a Bük e a Sárvár è famosa per le terme, ma chiunque abbia visitato la regione sa che le acque miracolose sono soltanto una parte delle attrazioni dell’area che si estende dai margini orientali delle Alpi al monte Ság. Una delle regioni più varie dell’Ungheria, ricca anche di attrazioni storiche e naturali. 

I monti di Kőszeg, ad esempio, offrono diversi sentieri e luoghi per escursioni, da unire ad un weekend nella città di Kőszeg. Il Sentiero Nazionale Blu tocca il monte e si può raggiungere direttamente dalla città partendo per primo dal monte del Calvario. Il punto d’osservazione decorato con la scalinata e la chiesa barocca è visibile dalla città ed è composto da 14 stazioni. Da qui il sentiero porta al popolare punto panoramico della zona di Kőszeg, l’Óház-tető (Tetto della vecchia casa) alto 607 metri, dove si trovano ancora le rovine della prima rocca di Kőszeg dell’era di Árpád, e dal punto panoramico si può vedere non solo Kőszeg, ma anche le montagne circostanti Ság e Somló e il lago di Fertő. Da qui si può raggiungere il punto di escursione più frequentato della zona, le Sette Sorgenti nella valle di Rőtfalva, dal nome dei sette condottieri, che rifornivano d’acqua la vecchia rocca di Árpád. 

Parlando dei monti di Kőszeg è assolutamente da non perdere Írott-kő, alto 884 metri, il punto più alto del Transdanubio e del Burgenland. Il belvedere offre un fantastico panorama dell’Ungheria e dell’Austria, proprio sul confine. È raggiungibile anche in auto, ma se si vuole andare a piedi, si consiglia di accedervi da Velem facendo tappa alla misteriosa cappella di San Vito. 

Una delle attrazioni più belle dell’area dei monti di Kőszeg è la fila di cantine di Cák. Le otto cantine con tetto di paglia sono situate al margine dell’insediamento, all’interno del Museo etnografico all’aperto. Gli edifici del XVIII-XIX secolo con i tetti sporgenti servivano soprattutto per conservare frutta e castagne e i giganteschi e secolari castagni nei cortili offrono uno spettacolo da favola. 

La chiesa di Ják è il monumento più alto e significativo dell’architettura romanica in Ungheria, noto in tutta Europa. È situata su una collina non lontano da Szombathely, quindi la sua struttura massiccia, che si fonde perfettamente nel paesaggio, è ben visibile da lontano. L’edificio, costruito probabilmente nel 1220, era la basilica dell’abbazia benedettina, e le vicissitudini della storia procurarono molti danni e successive ricostruzioni, ma grazie a Frigyes Schulek tra il 1896 e il 1904 fu restaurato al suo originale splendore romanico. L’elemento più spettacolare (ed anche il simbolo della regione Vas) è il portale riccamente decorato sopra il quale Gesù e gli apostoli accolgono i visitatori in un timpano. 

L’Arboreto Jeli (nome ufficiale: Giardino botanico Jeli) è uno dei più belli d’Ungheria e d’Europa, un’attrazione imperdibile da vedere nella regione. Fu piantato nel 1922 dal conte István Ambrózy-Migazzi, un famoso botanico che si impegnò a interrare sempreverdi mediterranei in Ungheria, contrariamente alle opinioni precedenti sulle condizioni climatiche. L’arboreto è in primo luogo la terra dei rododendri: 300 specie profumate e in vari colori che fioriscono a maggio, la stagione della fioritura, ma anche le magnolie e i narcisi in fiore nello stesso periodo e il giardino giapponese, offrono sensazioni altrettanto impressionanti. Dal 2019 un sentiero sulla chioma degli alberi attraversa l’arboreto: in una pineta rievocante le Montagne Rocciose americane si può camminare tra le chiome ad un’altezza di 10 metri. 

Il monte Ság, vicino a Celldömölk, è ciò che rimane di un vulcano di 5 milioni di anni. Possiede anche un’importante cultura vitivinicola, risalente all’epoca romana (il basalto fu usato dai romani per lastricare la Via dell’Ambra) e insieme ai colli Somló e Kis-Somlyó forma una regione vinicola. È interessante sapere che nel 1891 Loránd Eötvös controllò qui la precisione delle sue misure con il pendolo a torsione. L’intensiva estrazione di basalto nel XX secolo ha cambiato la forma della montagna. Ci sono sentieri didattici che conducono alla vetta, un monumento al trattato di pace di Trianon si eleva sulla cima e si dice che il cratere e i pendii siano fonte d’energia benefica. Lungo la strada troverete il Museo del monte Ság, situato nell’ex trasformatore della miniera, dove apprenderete la storia e la fauna della montagna. Ai piedi del monte si trova un edificio moderno, il Centro di visita vulcanologica del Parco del Vulcano Kemenes, l’unico luogo in Ungheria che si occupa di vulcanologia, e solo per questo motivo la visita è fortemente raccomandata. Nelle vicinanze si trovano il famoso centro termale di Celldömölk, le terme Vulkán, e dall’altro lato della montagna le terme di Mester. 

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