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La regione vinicola della Pannonia settentrionale dai mille volti

Győr e Pannonhalma

La regione vinicola della Pannonia settentrionale è formata dall’insieme di cinque microregioni settentrionali: Etyek–Buda, Neszmély, Mór, Pannonhalma e Sopron È relativamente di grande estensione: include montagne e zone collinari da Budapest fino al confine occidentale del paese su un totale di 5500 ettari. Data l’estensione della regione anche le varietà coltivate sono particolarmente diverse: dalla varietà kékfrankos attraverso l’ezerjó fino allo chardonnay. 

La regione vinicola della Pannonia settentrionale si estende sui monti di Vértes, Buda, Gerecse, Kőszeg, Sopron nonché sulle colline di Velence e Pannonhalma, in zone montuose e collinari a 150-400 metri di altezza. Il suo clima è influenzato da correnti d’aria oceaniche umide e fresche provenienti da nord e da influssi mediterranei. Il suolo dominante di questa zona è il suolo forestale marrone argilloso. 

Le zone occidentali

Allontanandoci dal Balaton in direzione Nord, arriviamo in due microregioni vinicole più piccole ma tanto più caratteristiche. Ai piedi delle Alpi si trova la microregione vinicola di Sopron, una delle microregioni vinicole dell’Ungheria con un’antichissima tradizione. La microregione vinicola è situata accanto al lago Fertő, quindi è vivamente consigliato montare sulla bici e, servendosi della pista ciclabile di ottima qualità, scoprire i dintorni mentre si fa il giro attorno al lago. Nella microregione vinicola è rilevante la coltivazione delle varietà di vite a bacca rossa, tra cui il kékfrankos. L’approccio delle cantine di Sopron punta sempre più alla viticoltura sostenibile, in armonia con la natura; numerose cantine favoriscono la produzione organica e così oggi Sopron è una delle zone dove si produce il kékfrankos più pulito e fruttato.


Tornando indietro verso la capitale, la microregione vinicola di Pannonhalma riserva ai visitatori vini e valori culturali da scoprire: assaggiando l’offerta delle cantine potete ammirare le cantine caratteristiche della zona disposte in fila che furono scavate nelle ripide pareti di loess secoli fa dai viticoltori per costruirci il loro alloggio e per conservarci vini e alimenti. È una delle regioni vinicole più antiche del Paese dove la tradizione della viticoltura si lega strettamente all’Abbazia di Pannonhalma. Negli ultimi due decenni nella microregione vinicola di Pannonhalma si è notato un dinamico sviluppo. La varietà a bacca bianca più significativa ad oggi è il riesling renano destinato a diventare il fiore all’occhiello della regione.  

Lo champagne ungherese

Atmosfera da vigneti e visita delle cantine nella capitale? A Budapest anche questo è possibile, dato che Budafok, il XXII° distretto della capitale, era un importante centro di commercio del vino, ospitando numerose cantine ed è tuttora la roccaforte della produzione dello spumante in Ungheria. Il sistema di cantine a Budafok, lungo più di 50 km, è particolare anche a livello mondiale, è un’esperienza particolare ed inusuale vagabondare nei rami delle cantine scavate. Similmente alla maggior parte delle altre microregioni ungheresi, anche Budafok si popola a settembre. L’edizione annuale del Festival del vino e dello spumante a Budafok crea un’eccellente opportunità per degustare i capolavori della produzione di spumante ungherese e per visitare le cantine dei dintorni nell’ambito dell’animatissimo festival. 

Il punto d’incontro della degustazione del vino e dell’arte culinaria

Un’altra buona notizia per gli amanti del vino che visitano Budapest è che ad appena 30 chilometri dalla capitale, in direzione ovest, si arriva in un altro comune caratterizzato da vigneti: Etyek, la perla della microregione vinicola di Etyek-Buda. Il comune è diventato il vigneto della capitale a partire dalla metà del decennio del 1860. Furono costruite allora le centinaia di cantine di pietra utilizzate ancora oggi. Dalla fine dell’Ottocento il vino bianco necessario per i famosi spumanti della famiglia Törley fu prodotto in questa zona perché le condizioni favorevoli rendono possibile la produzione del vino bianco che fa da base allo spumante in quanto le uve possono essere vendemmiate assai presto. Etyek è particolare anche dal punto di vista dell’offerta eno-gastronomica, il comune vanta una passeggiata gastronomica del tutto unica che si trasforma, più volte all’anno, in un’animatissima folla in occasione del festival “Picnic a Etyek”. Non perdete neanche l’assaggio di formaggi e prosciutti locali accompagnati da un bicchiere di sauvignon blanc “croccante” o da un pinot noir fruttato e tutto questo, mentre si fa un picnic tra i filari, è un’esperienza indimenticabile! Passeggiando a Etyek vale la pena visitare anche il moderno complesso di studi cinematografici Korda che vanta scenografie all’aperto e una tecnica all’avanguardia. Costruito nel 2007, incarna il risultato dello sviluppo della produzione cinematografica ungherese. 

La zona delle varietà a bacca bianca

Non devono fare un lungo viaggio da Budapest coloro che vorrebbero visitare un’altra microregione vinicola tanto piccola ma con una tradizione antica più importante. La microregione vinicola di Neszmély si estende sui pendii ridenti dei monti Vértes e Gerecse, ed è affacciata sul Danubio. Questa microregione vinicola fa gioire gli amanti del vino bianco con una marcata acidità; i vini qui prodotti sono freschi, calorosi, profumati e ricchi di aromi. Il clima prevalente della zona è abbastanza fresco ma il microclima del Danubio e il sole mattutino riflesso fa maturare vini caratteristici sui pendii settentrionali affacciati sul fiume. 

Il paesaggio degli enologi più allegri

La cultura enologica giovane e dinamica di Mór è un eccellente esempio del lavoro svolto dalla nuova generazione degli enologi ungheresi. In realtà, Mór appartiene alla regione vinicola più piccola insieme a sei altri comuni. Tuttavia è una meta turistica imperdibile per coloro che vorrebbero sperimentare da vicino l’atmosfera leggera e vigorosa di questa zona. Il paesaggio collinare è grazioso e soleggiato: nella valle che divide i monti Bakony e Vértes i vigneti si arrampicano sui pendii. La sua ubicazione è particolare: essendo situate nella fossa tra due monti, le uve sono sempre esposte alla luce del sole. I vini di Mór sono robusti: acidi, calorosi e saporiti. Prevalentemente si coltivano uve a bacca bianca, tra cui nella maggior quantità il vitigno ezerjó. Non a caso Mór è conosciuta anche come “la città dell’ezerjó”. La fortezza di Csókakő si trova nelle vicinanze ed è degna di essere visitata durante il tour enologico per poter ammirare i pendii coperti da vigneti, le particolari forme delle butte nonché i villaggi che si arrampicano sui pendii. 

VIAGGIA COME UN UNGHERESE