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Il Museo del vino a Tokaj

Il Museo del vino di Tokaj si trova all’incontro dei fiumi Tibisco e Bodrog, nella regione dell’Ungheria settentrionale ed è raggiungibile in 2 ore e mezzo in macchina da Budapest.

 Il museo funziona come luogo d’esposizione delle regioni vinicole europee che fanno parte del patrimonio dell’umanità, dove è possibile conoscerne la storia, la cultura e i vini. Il museo si trova nell’edificio trasformato di un vecchio birrificio abbandonato e in rovina, accanto all’edificio dell’ex sinagoga. Il protagonista principale è naturalmente Tokaj-Hegyalja con la sua viticoltura. Una mostra interattiva presenta questa regione vinicola che puoi girare, in modo virtuale, a piedi, in bici o in macchina senza dover uscire dall’edificio. Puoi andare in giro in un’utilitaria o addirittura salire su un dirigibile ed ammirare dall’alto il paesaggio - un’esperienza che non potresti provare nella vita reale ma qui puoi farlo tranquillamente grazie alle immagini aeree! Potrai avere un assaggio non soltanto dell’unica microregione vinicola ungherese che fa parte del patrimonio dell’umanità ma pure delle specialità delle zone di produzione situate in Austria, Francia, Germania, Italia, Portogallo e Svizzera. Per scoprirle ti saranno d’aiuto la bottega di fragranze, di spezie e l’enoteca! 

Nel museo non ci si annoia neanche se si è appassionati delle mostre tradizionali: l’edificio a tre piani ospita anche una parte della collezione del Museo di Tokaj con un accenno alla storia locale che accoglie con reperti finora non esposti. Così potrai conoscere non soltanto la regione vinicola ma anche la storia di questa zona. Puoi sapere come vengono prodotte le specialità di vino locali come ad esempio il tokaji aszú, tokaji máslás, tokaji fordítás, tokaji szamorodni oppure le essenze di Tokaj. Cosa regala al vino il sapore caratteristico tokaj? Perché non cambierebbero gli enologi di questa zona gli acini appassiti dalla muffa nobile Botrytis cinerea con i chicchi di caffè ingeriti e defecati dallo zibetto asiatico?

 

Sai quali sono le sei varietà di vite autoctone e definite ufficialmente della zona la cui coltivazione è permessa? Se no, te lo diciamo noi: furmint (60% delle varietà qui coltivate), hárslevelű (30% della produzione totale), sárga muskotály (moscato giallo), kövérszőlő, kabar e zéta (che danno il 10% insieme). Furmint è una varietà talmente caratteristica della zona che la famosa fabbrica di vetro austriaca, la fabbrica Riedel, ha avviato la produzione di bicchieri da furmint unici. Secondo loro questo vino ha un carattere talmente particolare che esige un bicchiere dalla forma completamente diversa da quello dei suoi simili. Certamente nella zona si trovano anche altre varietà diverse da quelle elencate sopra tra cui: chardonnay, tramini, sauvignon blanc, pinot grigio, zenit, demjén, purcsin, kadarka, gohér, bakator e rózsaszőlő. Tuttavia queste sono delle rare curiosità oppure miscelazioni utilizzate volentieri nel corso della produzione dei vini cuvée. 

Parlando della miscelazione ossia del “taglio” dei vini potrai scoprire come bisogna accoppiare i piatti iconici della cucina ungherese: il fegato d’oca arrosto (freddo), la zuppa gulash, la zuppa di pesce, i cavoli ripieni, il pollo alla paprika servito con gnocchetti, il pesce gatto alla paprika con maltagliati alla ricotta ungherese, la lombata di cervo con funghi di bosco, gli gnocchetti alle uova con l’insalata oppure la torta Dobos (sì, è vero, da noi si beve vino anche con i dolci!) Sapevi che l’Essenza di Tokaji Royal 2008 venduta per 40.000 dollari è stato il vino più costoso allora? Sono state prodotte solamente 20 bottiglie di questa specialità Royal Tokaji anche perché durante il processo di produzione si utilizza un chilogrammo di uva aszú per ricavare un solo cucchiaino di vino! James Carcass ha disegnato per questo vino una confezione particolare da 1,5 litri. Ogni bottiglia viene prodotta a mano quindi non ne esistono due completamente uguali. Quanto alla qualità del tokaji aszú che cela la bottiglia, basta dire che scadrà nel 2300! Siccome mantiene le sue caratteristiche di qualità per un periodo così lungo, è diventato estremamente popolare anche tra i collezionisti, quindi il prezzo può solo aumentare. Di conseguenza oltre metà delle bottiglie è già stata venduta. Nel museo potrai scoprire numerose altre curiosità e ricevere risposte a varie domande bizzarre se sei abbastanza curioso. Oltre alle mostre permanenti ci sono sempre esposizioni temporanee legate alla zona vinicola. Girando i dintorni si possono trovare anche altre attrazioni: nel centro della graziosa cittadina, a pochi passi dal museo del vino si trova il centro culturale e di conferenze che grazie alle sue facciate caratteristiche in stile moresco e al suo interno decorato con colonne in ghisa, galleria e vetrate colorate non può negare il suo passato: l’edificio che prima serviva da sinagoga era il centro spirituale dei mercanti ebrei che avevano un ruolo determinante nella diffusione dei vini di Tokaj dato che si occupavano della vendita, in tutto il mondo, di questa bevanda nobile per secoli. Una cosa è certa: per la visita non basta una sola giornata anche perché la compagnia dei vini ci invita a passarci la notte. In più, non c’è niente di più rilassante di una passeggiatina serale lungo il Tibisco dove la lieve brezza raffredda le guance arrossite dal vino. 

VIAGGIA COME UN UNGHERESE