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La sala di Santo Stefano: come doveva averla vista Francesco Giuseppe

La sala di Santo StefanoBudapestDintorni di Budapest

Scrigno del Palazzo di Buda, la sala di Santo Stefano è ammirabile in tutto il suo splendore dal 20 agosto 2021. Credete, è davvero uno spettacolo di livello mondiale, come è stato dimostrato già all’Esposizione Universale di Parigi del 1900!

Situata nell’ala meridionale di collegamento del Palazzo di Buda, al cui piano terra trovate un caffè e un negozio di souvenir, questa sala da ammirare a bocca aperta è stata creata quasi dal nulla, grazie ad anni di ricerche sulla storia dell’arte e alla collaborazione di progettisti ed esperti di grande valore. La Sala di Santo Stefano fu completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale e non fu restaurata dopo il 1945, ma utilizzata come magazzino e ufficio. 

Il patrimonio spirituale di Santo Stefano è attuale ancora oggi

Nell’ambito del Programma Nazionale Hauszmann sono stati ricercati i progetti originali, sono state cercate fotografie e utilizzati tutti gli oggetti trovati nei musei ungheresi o durante gli scavi che potevano essere collegati al sito. La sala, ricreata nella sua forma originale, è accessibile attraverso una mostra storica di manufatti speciali legati alla persona di Santo Stefano, come l’erma di Santo Stefano del 1635, proveniente da Zagabria, e un’installazione dell’artista ungherese di fama mondiale Sámuel Havadtőy, concepita appositamente per la sala. La mostra non solo presenta come è stato realizzato questo luogo, uno dei migliori esempi dell’arte applicata ungherese, ma dà anche una visione del patrimonio spirituale del re Santo Stefano e della sua interpretazione nell’arte contemporanea. 

Sala da gioco a cinque stelle

L’arredamento e gli elementi decorativi della Sala di Santo Stefano, vincitori del Gran Premio all’Esposizione Universale di Parigi del 1900, furono realizzati dai più grandi artisti ungheresi d’arte applicata dell’epoca. Il soffitto e i rivestimenti delle pareti, decorati con migliaia di sculture in legno, il pavimento intarsiato in tre tipi di legno nobile, i mobili dorati ricoperti di velluto rosso, conferiscono un’eleganza regale. La sala, di stile romanico e con alcune caratteristiche ungheresi, era originariamente utilizzata come sala riunioni dai nobili, che qui attendevano di entrare in udienza, ma anche come sala da gioco. È stata smantellata nel 1900 e ricostruita a Parigi, incredibile, no?

Un’incoronazione iniziata qui

La “sala” di 72 metri quadrati e alta cinque metri, progettata da Alajos Hauszmann, si guadagnò la sincera ammirazione e l’apprezzamento non solo dell’opinione pubblica dell’epoca, ma anche dell’imperatore asburgico e re d’Ungheria Francesco Giuseppe. 

 

Al luogo è legato anche un momento storico del 1916: da qui partì la Sacra Corona alla chiesa di Mattia per l’incoronazione di Carlo IV e della regina Zita.

 

È bene sapere che la Sala di Santo Stefano e la sua esposizione possono essere visitate individualmente o con una visita guidata. È possibile prenotare l’orario online in anticipo o acquistare i biglietti presso la biglietteria in loco.

 

www.szentistvanterem.hu/en 

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