Gli abitanti più conosciuti sono gli ardeidi nonché l’airone bianco, l’uccello dello stemma della tutela dell’ambiente, ma tante altre specie di uccelli vivono in quest’area.
Fino al secolo XIX il Piccolo Balaton faceva parte del Balaton, il lago più grande d’Ungheria. In questo periodo si sono accumulati qui i sedimenti del fiume Zala prima di giungere nel Balaton.
Col tempo la superficie del Piccolo Balaton. conosciuto anche per i livelli d’acqua fluttuanti, ricoperta d’acqua diminuì notevolmente dopodiché gli agricoltori locali tolsero le zone adatte alla coltivazione diminuendo ancor di più l’habitat delle zone umide.
Per frenare l’inquinamento causato da questi processi e dai lavori agricoli, nel 1970 la Direzione per la tutela ambientale e per la gestione delle risorse idriche del Transdanubio occidentale elaborò un piano per la riabilitazione dell’habitat di questa zona paludosa. Questo progetto, realizzato in due fasi, contribuì notevolmente al ripristino dell’habitat naturale della zona formando nuovi biotopi protetti. Dal 1997 il Piccolo Balaton fa parte del Parco Nazionale dell’Alto Balaton e quindi è accessibile solo con visite guidate. Coloro che vogliono andare con la visita guidata possono visitare l’isola Kányavár, la riserva di bufali a Kápolnapuszta e la casa-museo di Vörs, fattibili anche individualmente.