Prende il nome dall’arbusto sempreverde del pungitopo, una pianta mediterranea protetta che cresce vicino all’entrata e il cui limite settentrionale di distribuzione è qui. I passaggi della grotta si sono formati da movimenti tettonici e di conseguenza sono caratterizzati soprattutto da corridoi da fessure, sale e pozzi. Si tratta di un sistema di grotte a più livelli, le cui fessure che si allargano verso il basso sono una sezione geologica naturale degli strati della formazione calcarea di Ederics del Triassico superiore che circonda la grotta. La grotta è stata scoperta negli anni ‘90, anche se un breve tratto era già conosciuto negli anni ‘70 ma la creazione e l’apertura al turismo sono avvenute solo alcuni anni dopo. Le gallerie attualmente conosciute si estendono per sei chilometri ed è considerata l’ottava grotta più lunga dell’Ungheria con una profondità di 136 metri.