Il Parco Nazionale di Aggtelek si estende su un territorio di oltre 20 mila ettari nel carso di Aggtelek, sul tratto carsico ungherese di Gömör-Torna. Nel territorio carsico di Gömör-Torna sono note 1200 grotte di cui l’entrata di 273 grotte si trova entro i confini del Parco Nazionale di Aggtelek. La più famosa è la grotta Baradla-Domica.
Avventure preistoriche
La grotta Baradla con i suoi 25 chilometri è la grotta più lunga d’Ungheria e delle zone temperate. Il tratto esteso in Slovacchia lungo 5,6 chilometri si chiama Domica. In base ai dati geologici la formazione del sistema di grotte risale a circa 2 milioni di anni fa. Le cavità e le grotte sono state scavate nel calcare dalle acque dei ruscelli. La dissoluzione del calcare e la deposizione del carbonato hanno generato stalattiti e stalagmiti di svariate forme che affascinano tuttora i visitatori. Le loro forme hanno messo in moto l’immaginazione non soltanto dei visitatori ma anche degli speleologi-esploratori e sono nate denominazioni appropriate quali testa di drago, tigre, lingua di suocera, salone delle colonne o salone dei giganti. Nella sala concerti che vanta un’acustica eccellente e una visione affascinante vengono organizzati tuttora concerti di musica classica o leggera.
I reperti archeologici scoperti nella grotta Baradla e nelle vicine grotte dimostrano che esse furono utilizzate come rifugio già dall’uomo preistorico. Sono stati scoperti utensili in pietra e in ossa animali e vasellame provenienti dall’età della pietra levigata, ossia di 6-7000 anni fa, nonché gioielli d’oro ed armature provenienti dalla prima età del ferro. Numerose altre grotte visitabili appartengono al sistema di grotte come ad esempio la grotta Imre Vass famosa per la cascata arancione, la grotta Béke (“pace”) che allevia i dolori dei pazienti affetti da malattie respiratorie e la grotta Rákóczi conosciuta per i suoi favolosi laghetti sotterranei. Ci sono grotte formate da acque che sgorgano dalle profondità e voragini, ossia grotte a sviluppo verticale, formate dalle acque infiltrate come ad esempio il pozzo di Vecsembükk.