La leggenda narra che il re francese Luigi XIV definì l’aszú proveniente da Tokaj-Hegyalja “il re dei vini e il vino dei re”, ma anche Mozart e Goethe ne furono grandi ammiratori.
fortemente sconsigliato finire la visita senza assaggiare un bicchiere di furmint o aszú godendosi l’atmosfera inimitabile delle cantine centenarie ed ascoltando gli aneddoti raccontati dagli enologi di Tokaj, Mád o Erdőbénye.
Il tokaji aszú, uno dei vini dolci più unici del mondo, può essere tranquillamente definito come un miracolo della natura. Per il processo di appassimento è indispensabile la formazione della muffa nobile, cosa che viene agevolata dal nebbioso clima autunnale. Un altro fattore importante è la luce del sole che rende possibile la formazione di acini appassiti, la concentrazione di zucchero e di altri componenti preziosi all’interno di essi che regalano un carattere unico al vino.